…e dopo accadde il bianco! – Velantina Colella

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17 – 25 Settembre 2016
Museolaboratorio Ex Manifattura Tabacchi
Vico Lupinato 1, Città Sant’Angelo (Pescara) – Italia
Inaugurazione 17 Settembre 2016, ore 18.00

artista
Valentina Colella

a cura di
Vittoria Biasi

coordinamento
Enzo De Leonibus

orari di apertura
dal mercoldì alla domenica
dalle ore 18:00 alle 22:00
o su appuntamento

comunicato stampa

Dal 17 al 25 settembre 2016 il Museo Laboratorio Ex Manifattura Tabacchi – Città Sant’Angelo, ospita nei suoi spazi l’esposizione “… e dopo accadde il bianco!” della giovane artista abruzzese Valentina Colella, a cura di Vittoria Biasi. La mostra sarà ospitata presso l’Istituto Italiano di Cultura di Colonia dal 7 ottobre al 7 novembre e termininerà nel mese di dicembre presso il Museo dell’Emigrante Pascal D’Angelo – Introdacqua – Aq. Il progetto ha il patrocinio dell’Istituto Italiano di Cultura di Colonia, della Provincia dell’Aquila, del Comune di Introdacqua (Aq) e del Comune di Città Sant’Angelo (Pe).
Il mondo della natura nella poetica di Valentina Colella è una dichiarazione di percorso che rimanda a fantasmi, ad eroi, che, sottratti ad ogni proiezione temporale, realizzano la loro libertà nello spazio mentale, emulo di quello aereo. L’artista inizia la sua storia fotografando reti per gabbie, per finestre, come momento di riflessione sull’idea di opposizione che accompagna la vita dell’uomo e sembra “inscritto nella costituzione del mondo”. In “… e dopo accadde il bianco!” Valentina Colella intraprende un percorso focalizzato sulla poiana, un volatile presente in Abruzzo, diffuso in alcune zone dell’Europa. e dell’Asia: ne studia il comportamento, isolando alcune realtà che analizza quasi con il desiderio di possederne la regola. I fogli sovrapposti, intagliati nella progressiva riduzione della silhouette, costruiscono la profondità scultorea del volo. Ogni pagina sembra il tracciato di un’isobara del volo, del suono, dell’imprendibilità dell’essere.
Il direttore dell’Istituto di Cultura di Colonia Lucio Izzo evidenzia nell’opera di Valentina Colella ‘’un dialogo all‘insegna della contemporaneità e di una concezione di impegno anche sociale dell’arte, che non esclude però le emozioni e la percezione individuale del mistero insito nei luoghi, né la loro intrinseca poesia. In tal senso l’artista dà voce all’Italia di oggi, con il suo radicamento nei territori e nelle origini e al tempo stesso tutta proiettata verso il futuro: è lo spirito che da secoli contraddistingue la nostra cultura e che, nella consapevolezza dell’appartenenza europea, caratterizza la nostra identità odierna e il nostro contributo alla cultura globale”.
“Il titolo della mostra’’, scrive la curatrice Vittoria Biasi, ‘’deriva dalla poetica delle opere che hanno la finalità di raggiungere un oltre, di superare un limite del visibile. Le silhouette, intagliate o dipinte con il procedimento d’iterata ritualità, sviluppano il procedimento in orizzontalità e in profondità per un incontro immaginario invisibile, bianco tra uomo, volatile e spazio. Questo nasce dall’esperienza del reale, da un principio di ricerca, di amore, di fierezza di sé”.

… e dopo accadde il bianco!