lux 01 – James Elaine & William Basinski | video exhibition

lux 01 _ cover

18 Ottobre – 16 Novembre 2014
Museolaboratorio Ex Manifattura Tabacchi
Vico Lupinato 1, Città Sant’Angelo (Pescara) – Italia

Inaugurazione 18 Ottobre 2014, ore 19
Finissage ed incontro con William Basinski 15 Novembre 2014, ore 19

ingresso
1 euro offerta

artisti
James Elanie, William Basinski
a cura di
Marco Marzuoli e ass. RUVA
coordinamento
Enzo De Leonibus, Rossano Polidoro

orari di apertura
tutti i giorni dalle ore 18:00 alle 21:00 o su appuntamento,
chiuso lunedì e martedì.
info 3281868850, 3271015880

visite guidate
su prenotazione ed offerta
info 3206950715

lux. Prima indagine fra musica e videoarte. A partire dall’Ottobre 2014, il Museolaboratorio di Città Sant’Angelo (Pescara, Italia) inaugura un affascinante progetto in cui il superamento del media ‘musealizzato’ rappresenta la necessità di ri-scoprire la contemporaneità, concependo lo spazio per l’arte come luogo di sapere universale.

01. James Elaine & William Basinski. Dal 1978, James Elaine e William Basinski lavorano a stretto contatto nella creazione di alcuni degli impianti visivamente e foneticamente più poetici del XXI secolo. Utilizzando partiture originali, suoni rubati, echi, tape loops, le composizioni di Basinski costruiscono un sognante nido per le tentennanti pitture in super-8 di Elaine. Utilizzando tecnologie obsolete ed analogiche, Basinski ed Elaine esplorano la natura temporale della vita. La ciclicità, stigmatizzata dalla loro poetica, è forse la rifrazione dell’uomo asservito alla sovrastruttura, le sparute variazioni, effetto di carichi di malinconia strazianti, sono costrizioni al cambiamento, correzioni cromatiche nell’atmosfera generale.

Un percorso di cinque ‘contemplazioni’ audiovisive attraverserà le cuniculari sale del Museolaboratorio rivelandoci i sogni dei due artisti americani.

Museo/ambiente/uomo
Impiego molto tempo prima di capire la natura di un luogo, una persona o un’opera d’arte. Spesso le mie disamine si rivelano inconcludenti. Non saprei di fatto definire il mio rapporto con gli spazi immobili e cuniculari del Museolaboratorio, se non fosse per l’intenso odore di esistenza emanato dalla sua pelle, dai suoi tessuti organici e stratificati, dai solchi, dalle ferite, dalle memorie.
Proprio la forte attitudine della struttura abruzzese a relazionarsi con l’uomo indicò, a noi del museo, la necessità di intraprendere “studi d’ambiente”. All’ipotesi di lux e della voglia di confrontarci con la composizione sonora congiuntamente all’immagine in movimento, le millenarie pietre dell’Ex Manifattura Tabacchi espressero la volontà di accogliere poetiche esistenziali, imperfette ed umane. Senza indugio alcuno pensammo al lavoro congiunto di James Elaine e William Basinski.

Struggenza fuori uso
Molte volte il sistema espositivo dell’arte contemporanea fa bigottamente fatica ad accettare – ed integrarsi – con linguaggi limitrofi ad esso, senza fagocitarli maldestramente. La musica ad esempio è spesso relegata in spazi marginali, a volte considerata nella sua concettualità piuttosto che per la sua estetica. Tuttavia nel caso del binomio Basinski/Elaine, prima di immergersi nel loro simbiotico universo produttivo, credo sia opportuno liberare le loro opere nel macro settore dell’arte tout court. Musealizzare i segni affogati nel blu di Blueprints on a winter pond o le indugianti traiettorie di Nocturne (TV in Africa) significa riconoscerne la fisicità, considerarne i volumi e le superfici, scoprirli come memorie sedimentate, esplorarli come fossili di suono e visione. Feticci. Assolutamente unici nella loro irriproducibilità, ma agevolmente duplicabili, i nastri magnetici di William, così come i super-8 di James, non sono supporto, bensì minerali su cui calcificare azioni artistiche portatrici di bellezza: uno sparuto caso nell’arte mediale contemporanea in cui la totale proprietà fisica coincide con quella intellettuale. Archivi di memorie impresse dunque, opere che in contrappasso con la digitalizzazione, con la modernità, rivendicano la loro esistenza in quanto tale, scevra da applicazioni novellistiche e funzionalismi.
Impossibile nel presente, eterna, malinconica, la ricerca dei due americani non produce, disintegra, decontestualizza il significante attraverso l’interpretazione dello stesso.
Percorrere l’opera di Basinski/Elaine è molto simile a perdersi in un mercatino dell’usato, con la voglia e la prontezza di spendere per ricordi già consumati dal mondo dei consumi.

lux 01 è una mostra reale, tattile, dove la pittura in movimento di James Elaine concretizza le toccante struggenza compositiva di William Basinski in un sodalizio di profonda e sublime sensibilità.

Profilo degli autori
William Basinski è un musicista di formazione classica e compositore che lavora sulla sperimentazione sonora da oltre 30 anni. La sua discografia comprende Shortwave Music (1983); Watermusic (2001); Variations: A Movement in Chrome Primitive (2004); e l’acclamato The Disintegration Loops (2002-03, opera in quattro volumi, recentemente ristampata per la celebrazione del suo 10° anniversario). Il suo ultimo lavoro, Nocturnes (unica produzione solista degli ultimi quattro anni) è un dittico di due eterei paesaggi sonori. La titletrack viene composta da William al termine dei suoi studi post-universitari (San Francisco, 1979-1980), mentre il secondo brano è registrato vent’anni dopo, su commissione di Robert Wilson, per l’opera teatrale The Life and Death of Marina Abramovic, presentata in anteprima al Manchester International Festival nel luglio 2011, con tour in Europa nel 2012.
Basinski nasce a Houston nel 1958, studia jazz, sassofono e composizione alla North Texas State University. Attualmente vive e lavora a Los Angeles.

James Elaine nasce formalmente come pittore e focalizza solo successivamente la sua ricerca attorno alla sperimentazione video. Mentre lavora come artista per oltre tre decenni, viene celebrato come curatore visionario, iniziatore e sostenitore di molti dei più grandi artisti contemporanei, all’epoca emergenti. Ha lavorato come curatore presso il Drawing Center di New York e successivamente presso l’Hammer Museum dell’Università di Los Angeles. Più di recente Elaine ha curato la mostra Unfinished Country: New Video from China al CAMH (Houston, 2012). Attualmente vive e lavora a Pechino, Cina.

Marco Marzuoli

 
lux 01 – James Elaine & William Basinski | video exhibition _ entrance
lux 01 – James Elaine & William Basinski | video exhibition _ museolaboratorio
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lux 01 – James Elaine & William Basinski | video exhibition _ on a frontier of wires
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lux 01 – James Elaine & William Basinski | video exhibition _ Blueprints on a winter pond
lux 01 – James Elaine & William Basinski | video exhibition _ Nocturne (TV in Africa)
lux 01 – James Elaine & William Basinski | video exhibition _ Nocturne (TV in Africa)
lux 01 – James Elaine & William Basinski | video exhibition _ The Riverlux 01 – James Elaine & William Basinski | video exhibition _ Looking Glass
lux 01 – James Elaine & William Basinski | video exhibition _ Looking Glass
lux 01 – James Elaine & William Basinski | video exhibition _ variations